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DAD 2021 cosa cambia?

29/3/2021

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Bambino che studia in DAD 2021
In questi giorni di zona rossa è ripresa la DAD per la scuola primaria e secondaria. La didattica a distanza ha aggiunto una variabile alle molteplici variabili già presenti nelle dinamiche di insegnamento/apprendimento. Non bastano più il contesto, i diversi stili cognitivi, l’eterogeneità delle classi, oggi si aggiunge a tutto ciò una ristrutturazione forzata dei tempi e dei modi dell’insegnamento e dell’apprendimento.
C’è qualcuno però che in questa fase a scuola ci può andare, si tratta di bambini e ragazzi con bisogni educativi speciali tra i quali si annoverano le disabilità ma anche i disturbi dell’apprendimento, valutando le necessità di ogni singolo caso. Questo perché, come specifica la nota ministeriale 662 del 12 marzo 2021, la condizione dell’alunno con bisogni educativi speciali non comporta l’automatica necessità di una didattica in presenza. È consigliabile che la scelta della presenza o meno del bambino/ragazzo a scuola venga specificata negli appositi progetti di inclusione meglio noti come PDP o PEI soprattutto in base agli obiettivi didattici che clinici e docenti si sono posti.
Non solo!
Per rendere effettivo il principio fondamentale dell’inclusione il Ministero da la possibilità alle istituzioni scolastiche di coinvolgere nelle attività in presenza anche altri membri della stessa sezione o gruppo classe.
Ed è qui che il “gruppo classe” è fondamentale, una buona coesione tra studenti, famiglie e sani rapporti con la scuola sono terreno fertile per qualsivoglia progetto inclusivo sia esso nel bel mezzo di una pandemia mondiale.

Come possiamo affrontare tutto questo trambusto?

La nota ministeriale è molto chiara e cerca di perseguire fermamente il principio dell’inclusione scolastica. Mai come in questa annata però ci siamo resi conto che tutto ciò che sembrava scontato e semplice, in un periodo di emergenza sanitaria globale, viene sconvolto e sovvertito. Tutto ciò che si è deciso in un dato momento va rivisto e riorganizzato il momento dopo. E allora i genitori qui in studio mi chiedono:
  • come facciamo a portare avanti l’apprendimento e l’educazione dei nostri bambini e ragazzi?
  • vedo mio figlio sempre più demotivato e spossato, è regredito nell'autonomia, come faccio ad aiutarlo?
  • Siamo preoccupati che non riesca a raggiungere i livelli di apprendimento richiesti per la sua età e scolarità, è tutto perduto?
Le risposte a tutte queste domande riguardano principalmente due livelli, il piano pratico e pragmatico legato alla gestione della DAD tra le mura domestiche e il piano emotivo comportamentale legato più alla ristrutturazione dei pensieri legati al periodo complesso.
Studiare da casa col portatile

Piano pratico e pragmatico: 5 consigli utili da utilizzare nelle vostre case

  1. RICAVA DEGLI SPAZI: non lasciare al caso l’organizzazione degli spazi per l’apprendimento, è importante dare ai bambini e ragazzi delle postazioni che siano adeguate in termini di rumorosità e spazio fisico disponibile, inoltre, quando possibile è importante che siano sempre gli stessi anche se magari in maniera ciclica durante la settimana.
  2. METTI ORDINE: ora più che mai l’ordine spaziale restituisce ordine mentale, ricavare nuovi spazi per mettere in ordine le cose, ma soprattutto evitare che l’ambiente in cui si svolge la DAD sia pieno di materiale non essenziale.
  3. TIENI IL TEMPO: cerca di scandire la giornata in base agli impegni ma anche ricavando del tempo di svago, fa in modo che i confini tra le due cose siano quanto più netti possibile. Aiutati utilizzando anche spazi adeguati e se possibile che gli spazi di gioco e studio siano diversi.
  4. ​​PROGRAMMARE: programmare la giornata assieme ai figli li aiuta a ridurre le sorprese al minimo in quanto il periodo stesso ne porta con sé inevitabilmente. A volte è possibile fare delle programmazioni settimanali altre volte i tempi di programmazione sono anche solo di una giornata, non importa! Abituarsi a programmare aiuta a non farsi sovrastare dagli eventi che incombono.
  5. ​NON PERDERE L’UMORISMO: l’apprendimento ha bisogno di divertimento, favoriscilo, stai al gioco, lasciati guidare anche dai bisogni ludici dei tuoi figli.

Piano emotivo comportamentale: con quale atteggiamento approcciarsi a questo periodo?

I genitori con i quali sto avendo un costante rapporto in questo periodo mi hanno aiutata a rispondere a questo quesito.
Se da un lato è importante cercare di pianificare le giornate, mettere ordine per quanto possibile tra le cose da fare, d'altro canto è importante anche l’atteggiamento con cui si fa tutto ciò.
Quello che ne esce è quindi il suggerimento di cercare di condividere con i bambini le cose da fare ma mantenere con loro un aperto atteggiamento di curiosità verso ciò che li attenderà l’indomani, questo significa preparare loro il cuore all'ignoto.
È importante scollarsi dalle prese di posizione definitive che ci vedono spesso rigettare con forza i cambiamenti più radicali e porsi piuttosto in un clima di “possibilità”, pensare che la reazione negativa di anticipazione di un cambiamento non significa che i nostri figli non siano in grado di adattarsi positivamente a situazioni nuove, insomma non smettere mai di nutrire fiducia nelle loro capacità, incluse quelle di adattamento.

Computer in cucina dad studio
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Da domani il Veneto passa in Zona Rossa. Cosa cambia per i servizi di psicologia, neuropsicomotricità, logopedia e osteopatia?

14/3/2021

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Da domani (lunedì 14 marzo 2021) il Veneto passa in Zona Rossa per contenere il contagio da COVID-19 che sta interessando diverse regioni d'Italia.
Cosa cambia per il nostro studio? Quali servizi possono essere erogati? Psicologia, logopedia, neuropsicomotricità e osteopatia saranno bloccati dalle nuove misure restrittive?

Tutti i nostri servizi continuano anche in presenza. La scelta va fatta insieme al tuo terapista!

Tutte le prestazioni fornite dal nostro studio sono PRESTAZIONI SANITARIE e possono quindi essere svolte in presenza.
Indica questa motivazione nella tua autocertificazione.
Contatta il tuo terapista per avere maggiori informazioni!

La possibilità di svolgere la seduta in presenza anziché usare il supporto digitale va decisa in accordo con il terapista, valutando le necessità di ognuno e valutando il caso specifico.

Cosa dice il Vademecum pratico per psicologhe e psicologi del Veneto?

L'ordine degli psicologi del Veneto tra le altre cose, risponde alle domande che in molti ci stanno facendo in questi giorni. In particolare:
  • Si può ricevere in presenza il paziente?
  • Formalmente, sì: le attività professionali di natura sanitaria sono sempre possibili, e gli spostamenti per raggiungere lo studio sono considerati spostamenti per motivi di salute.
  • Il professionista può recarsi presso il proprio studio o luogo di lavoro?
  • Si, gli spostamenti per lavoro sono sempre possibili.
Qui trovi tutte le informazioni riportate dal Vademecum pratico per Psicologhe e Psicologi del'Ordine veneto: CLICCA QUI
​

Vogliamo comunque sottolineare che la Zona Rossa significa che il quadro epidemiologico è serio e continua ad aggravarsi. Per questo è necessario valutare attentamente l'effettiva necessità di svolgere in presenza le attività, sostituendole quando possibile con incontri a distanza o posticipando le stesse.

La salute, mai come in questo momento, è importante. Tuteliamo noi stessi e chi ci sta intorno ricordandoci sempre di rispettare tutte le norme igienico sanitarie e di contenimento del virus che il nostro studio, come tutti quelli aderenti all'ordine, attuano e fanno osservare ai propri clienti.
CONTATTACI PER FISSARE IL TUO APPUNTAMENTO
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Il mio koala: il massaggio, la pappa, il gioco nel primo anno di vita. 6 incontri per mamme, papà e bambini!

13/3/2021

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Studio Paroliamo in collaborazione con Elisa Callegaro (Insegnante Massaggio Infantile AIMI) organizza 6 incontri pensati per essere momenti di riflessione, supporto, confronto e cura della mamma, del papà e del proprio bambino.

5 incontri di Massaggio Infantile A.I.M.I.
[POSTI ESAURITI]

Con Elisa Callegaro
​
10, 17 e 28 aprile 2021
8 e 15 maggio 2021

PRIMO TURNO: 9.00 - 10.30 c.
SECONDO TURNO: 11.00 - 12.30 c.

max 3 bambini per turno

1 incontro sui temi Svezzamento e Sviluppo Motorio

Con Dott. Carolina Rossi
Logopedista

e Dott. Luisa Ferrato
Neuropsicomotricista

22 maggio 2021
dalle 9.30 alle 11.30

Indirizzo e contatti

Gli incontri si svolgeranno presso:
STUDIO PAROLIAMO
Via Fratelli Cervi, 25
Monselice (PD)

CONTATTI
Tel:
340.2539556
Mail: [email protected]
FB: ec.massaggioinfantile
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Come si esce da una relazione tossica?

8/3/2021

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  1. Uscire allo scoperto: parlarne con qualcuno che possa aiutare, quando si riconosce anche di fronte a se stessi che la relazione che si sta vivendo non produce una crescita personale ma ci logora è bene far intervenire una terza figura tra noi e il partner.
  2. Occuparsi di progetti personali: lavorare su se stessi riconoscendo i propri obiettivi e cercando di affrontare l’insicurezza della solitudine e lo svuotamento emotivo che si percepisce.
  3. Una volta rafforzati dal punto di vista psicologico creare i propri significati rispetto alla relazione e comprendere che cosa davvero si desidera ponendo i giusti paletti.
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Warning: metodo di studio e DAD!

8/3/2021

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Per molti comuni di diverse regioni italiane è di nuovo il tempo della DAD (Didattica a Distanza), è in atto una rivoluzione della scuola sia per quanto riguarda la didattica, squisita competenza degli insegnanti che per quanto riguarda il metodo di studio da utilizzare per conseguire i propri risultati.
NO PANIC!
Poche cose chiare sono state e rimangono la bussola in questo difficile periodo:
  • Potenziare la concentrazione, attenzione all’ambiente di studio!
  • Programmare, programmare, programmare
  • Abituarsi a studiare per spiegare
  • Confrontarsi con i migliori

Ricorda

non saper pianificare significa votarsi al fallimento. Non solo nello studio - B. Franklin
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Consiglio di lettura. Il libro "Diventa chi sei"

8/3/2021

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Oggi vi proponiamo un libro molto interessante di Emilie Wapnick. Per adolescenti e adulti!
Diventa chi sei di Emilie Wapnick copertina

Diventa chi sei
Una pratica guida per persone creative che hanno molteplici passioni ed interessi

Dedichiamo questa lettura a tutte quelle persone che spesso faticano a trovare una strada o a star dentro a quella che già hanno intrapreso.
Ci è sempre stato ripetuto fin dall’inizio della scuola che abbiamo alcune attitudini e che altre ci mancano, forse ci è anche stato chiesto di eccellere in qualcosa... ma la pratica clinica mi dice ben altro.
Esistono molte persone che per arrivare ad un obiettivo seguono una linea retta, fatta di step più o meno prestabiliti.
​Ce ne sono altre che hanno più passioni e interessi e nella vita non seguono quasi mai una linea retta per raggiungere i propri obiettivi (magari prima di diventare avvocati sono stati musicisti o web designer): a loro voglio dire che va bene così, anzi voglio dire che è una gran bella fortuna perché custodiscono qualità che ai più mancano come l’esplorazione, la malleabilità, l’erudizione o più semplicemente si aggiudicano il titolo di tuttofare.
 
Un libro che, con una carezza, è capace di includere! 
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Psicologo: questo sconosciuto!

8/3/2021

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  • Lo psicologo è un professionista (no non è un mago), ha concluso una laurea triennale, una laurea magistrale e sicuramente l’esame di stato (a dire il vero anche svariati tirocini lunghi ed impegnativi) molto spesso ha qualche altro titolo di specializzazione (perché bisogna sempre approfondire qualcosa!).
  • Lo psicologo in genere ma non è detto, ha una vita molto piena, è utile in molti contesti e spesso sfreccia da un luogo all’altro per portare ciò che sa. Ma che cosa fa esattamente?
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Cosa fa lo psicologo?

  1. Fa prevenzione: cioè costruisce interventi e iniziative con le quali cerca di evitare atteggiamenti nocivi.
  2. Fa diagnosi: munito di test e grande spirito di osservazione ricerca e trova le cause di alcuni malesseri.
  3. Fa ricerca: raccoglie dati e li elabora per dare delle risposte al mondo scientifico.
  4. Fa didattica: ebbene sì! Insegna a chi lo richiede, quello che conosce meglio, possono essere aziende, associazioni sportive, culturali o di altro genere.
  5. Si occupa del sostegno psicologico: percorre assieme alle persone i momenti di crisi stimola le risorse personali per raggiungere e mantenere uno stato di benessere
  6. Abilita e Riabilita: abilitare una funzione significa che ne favorisce il normale sviluppo e la potenzia. Riabilitare una funzione invece significa recuperare un’abilità che ha subito un danno, una modificazione, un deterioramento.
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Gestire le emozioni a casa

6/3/2021

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È molto importante riconoscere e lasciare sperimentare al bambino le emozioni che vive, ma è fondamentale accompagnarlo nella loro gestione. Impariamo a gestire le varie emozioni in ambiente domestico.

Rabbia

Per gestire la rabbia è utile creare un angolo della rabbia dove mandare il bambino ogni volta che è arrabbiato. Lì potrà urlare, scalpitare, sfogarsi. Invitarlo ad usare anche la scatola della rabbia. Potrà uscire solo dopo essersi calmato (riportarlo lì se esce). Quando si è calmato proporre di far qualcosa di bello insieme:  "Ora che sei tranquillo
mi piacerebbe fare qualcosa con te."
Rielaborare poi le fasi precedenti facendo capire al bambino com'è bello giocare con lui ora che si è
calmato, mentre prima non si poteva proporre nulla di divertente perché accecato dalla rabbia.
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Felicità

La felicità/gioia è un'emozione che ha bisogno di essere condivisa ("Se anche mamma e papà provano la mia felicità, vuol dire che è reale e vale la pena viverla"). Una bella attività per coltivarla è quella di creare insieme l'album dei ricordi felici con foto e disegni scelti dal bambino per ricordare i bei momenti e raccontarli ogni volta che lo si sfoglia insieme.
Utilizzare anche il barattolo della felicità dove inserire i bigliettini con gli smile gialli con scritti i momenti felici e poi rileggerli insieme a fine settimana.
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Tristezza

La tristezza è un'emozione spesso negata, ma è invece importante riconoscerla e aiutare il bambino a comprenderla.
Se intuiamo il motivo per cui il bambino è triste, aiutarlo con un massaggio intorno al cuoricino parlando del motivo per cui è triste ed aiutandolo a trovare una possibile soluzione al problema.
Scrivere anche l'esperienza triste sullo smile triste
azzurro, inserirlo nel barattolo della tristezza e chiudere simbolicamente la tristezza dentro.
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Paura

La paura è un'emozione che ha molti modi di manifestarsi. La vicinanza emotiva dell'adulto è fondamentale per aiutarlo a superarla. Importante è
accettarla, non sminuirla, far capire che la comprendiamo ed aiutarlo ad affrontarla attraverso la lettura di libri che parlano della paura specifica e poi provando con la pratica.
Ad esempio si possono utilizzare delle pile per muoversi al buio e giocare con le ombre; l'adulto può travestirsi da mostro e giocare con il bambino che lo sconfigge; si può lasciare al bambino un fazzoletto con il bacio della mamma al momento del distacco.
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Disgusto

Il disgusto si manifesta soprattutto a tavola, ma è importante far capire al bambino che ciò che è sul piatto è stato preparato da chi gli vuole bene e che esistono cibi diversi dai sapori differenti.
Si può proporre il gioco del pranzo bendato: nel piatto si mettono 5 piccole porzioni di cibo differente (tra cui quello che lui definisce "schifoso") e si chiede di indovinare ciò che sta mangiando.
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Sorpresa

La sorpresa è quell'emozione che predispone a cercare dentro sé stessi risposte emotive adeguate a qualcosa di inaspettato (gioia per una bella sorpresa, tristezza per un brutto evento, paura,...). Un gioco per usare il potere motivante della sorpresa è il sacchetto della sorpresa: quando si vuole che il bambino riesca a conquistare un'autonomia (andare a letto ad un'ora prestabilita senza capricci, lavarsi le mani dopo essere andato in bagno, mettere in ordine, ecc...) promettetegli di consegnarli il suo sacchetto della sorpresa una volta che avrà conseguito l'obiettivo.
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Come gestire la rabbia?

6/3/2021

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È l’emozione più pericolosa perché porta all'aggressività e alla ricerca della rimozione dell’ostacolo
che l’ha causata anche in maniera distruttiva. Come comportarsi?
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  • Non dire "Non arrabbiarti", sarebbe invalidare l'emozione.
  • Non etichettare l'emozione come qualcosa di sbagliato.
  • Non giudicare il motivo che ha scatenato la rabbia come giusto o sbagliato.

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Alcune frasi che possiamo dire:
  • "Capisco che sei arrabbiato, come posso aiutarti?"
  • "Ti è utile comportarti in questo modo?"
  • "Mi rende triste vedere che ti comporti così..."
Mettere davanti alla scelta:
  • "Se ti calmi possiamo giocare insieme."
  • "Se continui ad urlare dovrò allontanarmi da te..."
E accettare poi la conseguenza della scelta.
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Le fasi dello sviluppo motorio nel neonato

6/3/2021

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  • 3 mesi: inizia a controllare il capo
  • 3-5 mesi: primi spostamenti nello spazio rotolando (prima da prono a supino, poi da supino
  • a prono)
  • 6-7 mesi: resta seduto con appoggio, primi spostamenti strisciando
  • 7-9 mesi: resta seduto senza appoggio
  • 8-10 mesi: inizia a gattonare (alcuni bambini passano direttamente in piedi)
  • 10-12 mesi: si mette in piedi da solo tenendosi ad un sostegno, inizia a spostarsi lateralmente (navigazione costiera) o frontalmente spingendo qualche oggetto (sedia, sgabello, ecc)
  • 12-15 mesi: cammina in autonomia
  • 18-24 mesi: inizia a correre, sale e scende le scale con sostegno, cammina tenendo un oggetto in mano
  • 24-30 mesi: corre con maggiore coordinazione, sale e scende le scale da solo
  • 30-36 mesi: si arrampica, salta a due piedi da un rialzo, riesce sia a lanciare la palla con le mani che a calciarla, inizia a pedalare su un triciclo
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