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Consiglio di lettura. Pippo pettirosso e la neve! Di Francesco Altan

30/4/2021

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Questo libro di Francesco Altan racconta una divertentissima avventura del pettirosso Pippo alle prese con la neve.
Fuori fa freddo, ma è così bello sciare, costruire pupazzi di neve e pattinare sul ghiaccio! Basta coprirsi bene e proteggersi dagli spifferi: un berretto, una bella sciarpa, un paio di morbidi guanti, e possiamo correre a giocare sull'ampio giardino tutto imbiancato.
È un libro consigliato a partire dai 5 anni.
Un libro dalla storia semplice e intuitiva, per i piccoli che iniziano a sfogliare le prime pagine. Ma è ottimo anche per i più grandini che iniziano ad approcciarsi all’abilità del racconto orale.

Un libro per piccini che cominciano a leggere!

È un libro per piccini, che iniziano a sfogliare le prime pagine maturando la voglia di raccontare, raccontare e ancora raccontare. All’inizio i pensieri potranno essere disordinati e sconnessi, ma l’adulto vicino a loro - proprio come la mamma di Pippo Pettirosso - saprà indirizzare e aiutare. Le figure sono colorate e semplici, tali da permettere la comprensione della storia al bambino che non sa ancora leggere. Se invece il bambino è alle prime armi con la lettura, questo è un ottimo libro scritto in stampatello maiuscolo.
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Consiglio di lettura. Fisher-Price libro peluche per attività di apprendimento... e coccole!

28/4/2021

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Libro peluche attività coccole fisher-price
Un bellissimo libro sensoriale per i più piccoli, fatto di 5 pagine morbide che permettono al bambino di guardarsi allo specchio, di usare la foglia per nascondersi, sentire il rumore delle pagine fruscianti, toccare 7 superfici diverse e mordicchiare il koala.

Fate sperimentare il vostro bambino con tutti i 5 sensi finché lo tenete in braccio o a terra tra le vostre gambe, così che l'esperienza sensoriale sia per lui completa a 360 gradi!
Bambino gioca con libro peluche fisher-price coccole
Un libro soffice che contiene cinque pagine a tema animali con 5 attività sensoriali tutte da scoprire. Il libro resta in piedi da solo, così i bambini possono divertirsi mentre si sollevano giocando distesi. L'orsacchiotto morbido è perfetto per delle dolcissime coccole.
Comprende una pagina da far "scricchiolare" e uno specchio in cui guardare, e molto altro ancora.
Un compagno di coccole per il tuo dolce e piccolo koala!
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Avventura nella foresta: un percorso psicomotorio da fare in casa

16/4/2021

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Un circuito psicomotorio da fare in casa: giochiamo con il nostro Riccardo!
​Basta usare la fantasia e in pochi minuti possiamo teletrasportarci in una bellissima foresta!

Materiale

Abbiamo bisogno di pochi oggetti comuni per creare il nostro spazio:
  • Sedie
  • Scarpe, ciabatte
  • Bottiglie
  • Palline (tennis, ping pong)
  • Un secchio

Un po' di magia e andiamo nella foresta!

Con qualche tocco di "magia" e un po' di fantasia trasformiamo la nostra casa in una foresta. Vediamo come far diventare gli oggetti che abbiamo scelto in qualcosa che incontriamo nelle foreste. Come scritto nell'articolo "Resta in movimento... giocando con i tuoi figli" ecco alcuni esempi:
  • Sedie: diventano un ponte da attraversare per sviluppare l’equilibrio
  • Scarpe, ciabatte: diventano rocce da saltare/scavalcare per sviluppare coordinazione ed equilibrio dinamico
  • Bottiglie: trasformiamole in alberi dove fare lo slalom e sviluppare percezione visiva, aggiustamento motorio, coordinazione
  • Palline e secchio: saranno la nostra frutta da raccogliere facendo canestro sviluppando la coordinazione occhio-mano, la gestione della forza e il controllo del gesto motorio

Consigli

La motricità è fondamentale per uno sviluppo armonico globale sotto tutti i punti di vista: motorio, cognitivo, affettivo e relazionale.
Se noti una difficoltà in una qualsiasi di queste aree, la psicomotricità può aiutare a risolverla. Contatta la nostra esperta Luisa per una consulenza e una valutazione neuropsicomotoria.
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Resta in movimento... giocando con i tuoi figli!

12/4/2021

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Bambino gioca con carretto con le ruote
Le possibilità di muoversi e di fare attività motoria sono diminuite notevolmente a causa dell’emergenza COVID e alle conseguenti misure restrittive per limitare i contagi.
 A risentirne non sono solamente gli adulti, ma anche i bambini per i quali il movimento è fondamentale sotto tutti i punti di vista, motorio, cognitivo, affettivo, sociale e relazionale:
  • permette lo sviluppo degli schemi motori di base, l’equilibrio e la coordinazione sia globale che settoriale;
  • aiuta ad imparare a prendere coscienza e consapevolezza di sé, delle proprie potenzialità e dei propri limiti, oltre che dell’ambiente che ci circonda;
  • fornisce una valvola di sfogo verso frustrazioni, ansie e tensioni;
  • permette di esprimere le proprie emozioni in modo attivo;
  • favorisce lo sviluppo di nuove relazioni;
  • aiuta ad imparare a rispettare le regole.
Nonostante i genitori siano consapevoli dell’importanza dell’attività fisica, si trovano in grossa difficoltà in questo periodo che i centri sportivi sono obbligatoriamente chiusi e chiedono spesso cosa possono fare per i loro figli. La risposta è semplice: muovetevi e giocate insieme a loro! In questo modo sia i bambini che gli adulti si divertiranno, faranno attività fisica e allo stesso tempo rafforzeranno il loro legame affettivo.
Non è necessario giocare tutto il giorno, ma nel momento in cui si gioca con il proprio bambino è fondamentale essere con lui sia con il corpo che con la mente, definire spazio e tempo per il gioco, spegnere i telefoni e mettersi a misura di bambino per giocare e divertirsi insieme. È la qualità a far la differenza, non la quantità!

8 idee di gioco per restare in movimento!

Ma ora passiamo alla pratica e vediamo quali giochi possiamo proporre ai nostri bambini.
  1. Percorsi motori: da fare all’aperto in giardino, ma anche in casa se manca lo spazio fuori. Le sedie possono diventare un ponte da attraversare, le bottiglie degli alberi per fare slalom, scarpe e ciabatte rocce da scavalcare, ecc. Usate la fantasia e create anche una storia che accompagni il vostro percorso.
  2. Gioco del semaforo: i bambini sono le macchine o qualsiasi mezzo di trasporto desiderino essere e l’adulto il vigile. In base al comando i bambini devono controllare il loro movimento: al verde si parte, all’arancione si rallenta, al rosso ci si ferma. Poi invertire i ruoli.
  3. Le statuine: con la musica si balla, quando si spegne si deve restare immobili. Creare statue sempre nuove e dare dei suggerimenti (in ginocchio, in equilibrio su un piede solo, distesi, ecc.).
  4. Lo specchio: mettersi uno di fronte all’altro. Fare dei movimenti che il bambino dovrà imitare come fosse uno specchio, poi invertiamo i ruoli.
  5. Gli animali: stampate delle figure degli animali, coloratele insieme e mettetele dentro ad un sacchettino. Il bambino dovrà pescare ad occhi chiusi e muoversi come l’animale.
  6. Numeri in movimento: preparate due sacchettini, in uno mettete dei biglietti con tante attività motorie (saltare a piedi uniti, ad un piede, fare una capriola, correre attorno alla tavola, ecc.) e in un altro dei biglietti con i numeri da 1 a 10. Poi pescate e scoprite cosa dovrete fare e per quante volte.
  7. Colpisci il bersaglio: preparate dei bersagli da colpire con bottiglie di plastica, rotoli finiti della carta igienica o qualsiasi altro oggetto; salite sopra ad una sedia e provate a colpirli lanciando una pallina
  8. Giochi classici: nascondino, 1-2-3 stella, strega comanda colore, lupo mangia frutta, campana, ecc.
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Le bottiglie possono diventare alberi da superare in slalom!
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Le scarpe possono diventare rocce da saltare!
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Usate tutti gli oggetti che trovate in casa, lasciatevi ispirare dall'immaginazione!
Queste sono solo delle idee, ora spetta a voi usare la fantasia e creare dei bellissimi giochi insieme ai vostri bambini. E ricordate la regola fondamentale: DIVERTIRSI INSIEME!!!
Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino cha ha dentro di sé.
Pablo Neruda

Nel caso in cui notiate delle difficoltà non solo motorie, ma anche nell’accettazione delle regole del gioco, non esitate a contattarci per una consulenza, una buona motricità è fondamentale per uno sviluppo armonico del vostro bambino!
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Mio figlio parla male! Cos’è il disturbo primario di linguaggio (DPL)?

6/4/2021

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In quest’ultimo periodo in studio sono arrivate diverse richieste da genitori preoccupati perché il loro figlio “parla male”: parla poco, le parole che dice non sempre si capiscono, sostituisce alcune lettere, dimentica alcune lettere, non sa costruire una frase corretta, non ha ancora iniziato a raccontare.
In molti casi si tratta di disturbo di linguaggio, ossia un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da un ritardo o disordine in uno o più ambiti dello sviluppo linguistico. È importante sottolineare che la diagnosi di disturbo di linguaggio avviene in assenza di deficit cognitivi, sensoriali, motori, affettivi e di importanti carenze socio-ambientali (DSM-5, APA 2013).
Il disturbo di linguaggio riguarda le aree del linguaggio espressivo e/o recettivo (la comprensione e la produzione verbale) e si manifesta in età prescolare, spesso quando il percorso evolutivo del bambino mostra un apprendimento del linguaggio atipico o in ritardo rispetto alle attese.

Ma quali sono le principali tappe dello sviluppo del linguaggio?

Io dico solitamente ai genitori che un bimbo a 3 anni dovrebbe parlare la sua lingua madre in modo corretto: dovrebbe quindi saper utilizzare tutti o quasi tutti i suoni della lingua, produrre frasi grammaticalmente corrette, certo è ancora ammesso che sbagli la coniugazione verbale!
  • Dai 3 anni il bambino dovrebbe raggiungere l’apprendimento delle strutture morfosintattiche di base, il suo linguaggio è molto simile a quello dell’adulto. Potrebbero non essere ancora presenti alcuni fonemi più difficoltosi (r, z).
  • Dai 4 anni il bambino dovrebbe iniziare a produrre frasi sempre più complesse (“ho visto il cane che correva sul prato”), per poi sviluppare l’abilità narrativa. L’inventario fonetico dovrebbe essere completo, ossia il bambino dovrebbe possedere e produrre tutti i suoni della sua lingua.
  • Dai 5 anni il bambino dovrebbe possedere buone competenze narrative, utilizzando correttamente anche i concetti temporali (all’inizio, prima, mentre, dopo, alla fine…). Dovrebbero iniziare a maturare le abilità metafonologiche, prerequisiti fondamentali per lo sviluppo della lettura e della scrittura.
Lo sviluppo linguistico è quindi immaginabile come una piramide, se mancano diversi suoni della lingua madre non si può chiedere al bambino di essere comprensibile o di produrre frasi corrette.

Cosa possiamo fare?

Il genitore può continuare a stimolare il linguaggio del bambino attraverso la lettura di libri, la condivisione di un’attività come il giardinaggio, una ricetta culinaria, un giro in bicicletta. Anche semplicemente raccontando l’esperienza che si sta vivendo, il bambino acquisisce parole nuove e le abilità linguistiche della propria lingua!
Se si nota, però, che all’età di 3 anni il bambino è ancora molto poco comprensibile, che parla una “sua lingua”, il consiglio è di contattare il pediatra che vi suggerirà una valutazione logopedica. 
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Alcuni consigli pratici per risolvere i problemi di disturbo del linguaggio

È stato dimostrato che il disturbo di linguaggio si associa ad un elevato rischio di problemi di apprendimento scolastico (Conti-Ramsden et al., 2012; Durkin et al., 2013).
Ne consegue l’importanza di identificare tempestivamente tale difficoltà per poter garantire a questi bambini la possibilità di comunicare e relazionarsi con gli altri e ridurre il rischio di sequele successive.

Consigli pratici per stimolare il linguaggio nei bambini:
  • condividere alcune attività speciali come giardinaggio, ricetta culinaria, uscita in bicicletta raccontandole durante l’esecuzione;
  • leggere libri assieme, lasciando anche al bambino lo spazio per poter raccontare;
  • ripetere più volte una parola nuova, affinché il bambino possa fissarla in memoria;
  • se una frase detta dal vostro bambino è poco comprensibile, riformularla in modo semplice offrendo al bambino la frase corretta.
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