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Negli ultimi vent’anni c’è stato un interesse sempre maggiore da parte delle istituzioni riguardo alla tematica dei DSA, ma è solo a partire dal 2004 che si può tracciare l’origine del percorso normativo che ha portato alla legge 170/2010, con la redazione della circolare ministeriale “Iniziative relative alla dislessia”, che introdusse per la prima volta il concetto di misure compensative e dispensative. Da allora, negli ultimi anni sono stati introdotti gradualmente importanti cambiamenti, sia dal punto di vista clinico e scientifico per quanto riguarda la diagnosi, sia dal punto di vista scolastico per quanto riguarda l’inclusione dei bambini e ragazzi con DSA e gli strumenti a loro supporto nella didattica. Cosa dice la legge 170/2010 per la tutela dei DSA?La promulgazione della Legge nazionale n. 170 dell’8 ottobre 2010 ha costituito un nuovo punto di partenza nel lavoro da svolgere a favore degli studenti con DSA. La legge non solo riconosce e definisce in modo chiaro per la prima volta a livello legislativo i DSA (dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia), garantendone così il riconoscimento e la tutela a livello giuridico, ma definisce anche le misure educative e didattiche di supporto a cui gli studenti con DSA hanno diritto di accedere a scuola. Quest’ultimo aspetto è fondamentale: la legge infatti stabilisce i diritti degli studenti con DSA, tra cui le misure dispensative e compensative, che sono a tutti gli effetti lo strumento principale attraverso cui si garantisce una tutela agli studenti con DSA. Cosa sono e quali sono le misure compensative e dispensative previste dalla legge 170/2010?Gli strumenti compensativi sono “mezzi che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria (lettura, scrittura, calcolo), permettendo allo studente di studiare con efficacia”. Alcuni esempi di strumenti compensativi sono:
Quando si parla di misure dispensative si fa riferimento ai casi in cui lo studente abbia bisogno di “essere dispensato dall’eseguire prestazioni più difficili, oppure di eseguirle con materiale ridotto o più tempo a disposizione per portare a termine il compito”. Alcuni esempi sono:
Gli strumenti compensativi e dispensativi aiutano quindi gli studenti con DSA riducendo gli effetti dei deficit nelle abilità di lettura, scrittura o calcolo, proponendo una modalità di apprendimento più adatta alle caratteristiche dello studente con DSA, quindi favorendone il successo nell’apprendimento e l’autonomia nonostante la presenza di deficit in determinate abilità. Questi strumenti sono fondamentali, non rappresentano un vantaggio o una facilitazione, ma una necessità. Le misure educative e didattiche di supporto agli studenti con DSA (art. 5 legge 170/2010) comprendono inoltre:
Insegnanti e tutela degli studenti con DSAGli insegnanti dovrebbero quindi non solo garantire un metodo educativo flessibile, che tenga conto delle differenze individuali degli studenti con DSA, ma anche adeguate forme di verifica, che devono tenere conto delle difficoltà che incontrano gli studenti con DSA per quanto riguarda le verifiche scritte (ad esempio, idealmente per uno studente dislessico le verifiche dovrebbero essere più brevi, con frasi meno lunghe e complesse ove possibile, prediligere i test a crocette rispetto a quelli a risposte aperta, evitare il “sovraffollamento” e quindi scegliere caratteri più spaziosi e leggibili, preferire il formato digitale se possibile etc.). La legge 170/2010 è importante perché introduce queste misure a tutela dei DSA, ma non solo, le definisce un vero e proprio diritto. Lo studente, secondo la legge, ha il diritto di essere tutelato attraverso questi mezzi, che dovranno essere valutati dall’equipe di valutazione che ha preso in carico la diagnosi, ma anche dal corpo docente in sede di redazione del PDP. Poiché le prestazioni delle varie abilità negli studenti con DSA non è statica, ma presenta fluttuazioni nel tempo, è necessario (oltre a rivalutazioni periodiche) che gli strumenti compensativi e dispensativi siano costantemente monitorati ed eventualmente modificati in base alle necessità in continua evoluzione dello studente con DSA.
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