Il blog di Paroliamo
Categorie
Tutti
Consigli Di Lettura
Logopedia
Neuropsicomotricità
News
Nutrizione
Psicologia
Tutti
Consigli Di Lettura
Logopedia
Neuropsicomotricità
News
Nutrizione
Psicologia
Dopo il successo della seconda edizione dedicata a massaggio infantile e svezzamento, torna la terza edizione del percorso dedicato a genitori e bambini, organizzato dallo Studio Paroliamo in collaborazione con Elisa Callegaro, insegnante di Massaggio Infantile AIMI. Il programma prevede sei incontri a Monselice, pensati per offrire momenti di riflessione, sostegno, condivisione e attenzione per mamme e papà insieme ai loro bambini. I temi principali degli incontri saranno: ✅ Massaggio infantile 🍽️ Pappa e svezzamento 🚼 Sviluppo motorio nel primo anno di vita Un'occasione speciale per accompagnare i primi mesi di crescita con consapevolezza e serenità! 5 incontri sul massaggio infantile A.I.M.I.Con Elisa Callegaro Sabato 15,22 e 29 marzo 2025 Sabato 5, 12 aprile 2025 Dalle 10.00 alle 11.30 Il massaggio infantile è un’esperienza di contatto dolce e consapevole che rafforza il legame tra genitori e bambini. Attraverso il tocco, favorisce il rilassamento, migliora il benessere fisico ed emotivo e potenzia la comunicazione non verbale. È particolarmente utile per alleviare le coliche, favorire un sonno più sereno e accompagnare il bambino in un crescita armoniosa. 1 incontro sui temi svezzamento e sviluppo motorioSabato 19 aprile 2025 dalle 10.00 alle 11.30 Con Dott. Carolina Rossi Logopedista e Dott. Luisa Ferrato Neuropsicomotricista Con la partecipazione di Dott. Caterina Scarparo Odontoiatra Pediatrica Info e contattiGli incontri si svolgeranno presso:
STUDIO PAROLIAMO Via Fratelli Cervi, 25 Monselice (PD) CONTATTI Tel: 340.2539556 Mail: [email protected] FB: ec.ioeilmiokoala
0 评论
Psicomotricista e Neuropsicomotricista (TNPEE): professioni diverse, competenze complementari16/11/2024 Quando si tratta di supportare il corretto sviluppo dei bambini, è fondamentale avere ben chiara la distinzione tra le figure dello psicomotricista e del neuropsicomotricista (TNPEE). Sebbene entrambi i professionisti lavorino nel campo dello sviluppo infantile, le loro competenze, finalità e modalità di intervento presentano differenze significative. Comprendere queste differenze è essenziale per garantire che ogni bambino riceva l'intervento più adatto alle proprie necessità, favorendo uno sviluppo sereno e armonioso. Il ruolo del psicomotricistaLo psicomotricista opera prevalentemente in ambito educativo e preventivo, lavorando con bambini che hanno uno sviluppo tipico o che presentano lievi difficoltà. Le attività proposte mirano a stimolare la relazione tra il corpo, l'affettività e la dimensione cognitiva del bambino, attraverso il gioco e il movimento. Il Psicomotricista favorisce il potenziamento delle competenze motorie, relazionali ed emotive, creando un contesto di gioco strutturato in cui il bambino può esplorare e crescere. Le sue attività si svolgono principalmente in contesti scolastici, gruppi di gioco o sessioni private, promuovendo il benessere e l'armonia dello sviluppo. La sua formazione è acquisita attraverso diplomi presso scuole private o master post-laurea, offrendo una preparazione mirata ma non abilitante a livello sanitario. Il ruolo del neuropsicomotricista (TNPEE)Il neuropsicomotricista, o Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva (TNPEE), è un professionista sanitario la cui competenza si estende dalla prevenzione alla valutazione, abilitazione e riabilitazione delle fragilità dell'età evolutiva. Lavora con bambini che presentano difficoltà più complesse e strutturate, come:
La sua formazione prevede una laurea triennale abilitante e un obbligo di formazione continua, che lo qualifica come esperto nella diagnosi funzionale e nella riabilitazione. Cos'hanno in comune psicomotricista e TNPEE?Entrambi i professionisti condividono una visione olistica del bambino, ponendo attenzione al corpo, alla dimensione affettiva e cognitiva, e rispettandone il modo di essere e di agire. La relazione, il gioco e il movimento sono strumenti centrali nel loro lavoro, che mira a favorire l'autonomia e il benessere globale del bambino. Quali sono le differenze tra psicomotricista e neuropsicomotricista?Le differenze tra psicomomotricista e TNPEE riguardano soprattutto le finalità del percorso, gli obiettivi e il loro percorso formativo. Vediamo nel dettaglio i ruoli di neuropsicomotricista e psicomotricista: chi sono e che cosa fanno? Finalità del percorso
Obiettivi
Formazione
Perché scegliere un neuropsicomotricista (TNPEE)? Il TNPEE è una professione sanitaria regolamentata, che dal 2019 prevede l'obbligo di iscrizione all'Albo delle Professioni Sanitarie. Questa iscrizione assicura che il professionista risponda a standard formativi e deontologici precisi, offrendo un servizio di alta qualità sia nella prevenzione che nella riabilitazione delle difficoltà evolutive. Scegliere un neuropsicomotricista significa garantire al proprio bambino un percorso terapeutico mirato, sicuro e basato sulle evidenze scientifiche.
Il mio koala: 6 incontri su massaggio infantile, svezzamento e sviluppo motorio dei neonati7/9/2024 A grande richiesta, torna quest'anno la seconda edizione del percorso dedicato a genitori e bambini, organizzato dallo Studio Paroliamo in collaborazione con Elisa Callegaro, insegnante di Massaggio Infantile AIMI. Il programma prevede sei incontri a Monselice, pensati per offrire occasioni di riflessione, sostegno, condivisione e attenzione, sia per le mamme che per i papà, insieme ai loro bambini. I temi principali degli incontri saranno il massaggio infantile, la pappa e lo svezzamento, lo sviluppo motorio nel primo anno di vita. 5 incontri sul massaggio infantile A.I.M.I.Con Elisa Callegaro Sabato 21 e 28 settembre 2024 Sabato 5, 12 e 19 ottobre 2024 Dalle 10.00 alle 11.30 Il massaggio infantile è una pratica che favorisce il legame tra genitori e bambini attraverso il contatto fisico delicato e consapevole. Aiuta a rilassare il bambino, a migliorare il suo benessere fisico ed emotivo, e a rafforzare la comunicazione non verbale. È spesso utilizzato per alleviare coliche, migliorare il sonno e promuovere uno sviluppo armonioso. 1 incontro sui temi svezzamento e sviluppo motorioSabato 26 ottobre 2024 dalle 10.00 alle 11.30 Con Dott. Carolina Rossi Logopedista e Dott. Luisa Ferrato Neuropsicomotricista Con la partecipazione di Dott. Caterina Scarparo Odontoiatra Pediatrica Info e contattiGli incontri si svolgeranno presso:
STUDIO PAROLIAMO Via Fratelli Cervi, 25 Monselice (PD) CONTATTI Tel: 340.2539556 Mail: [email protected] FB: ec.ioeilmiokoala In questo articolo parleremo di un argomento fondamentale per lo sviluppo motorio dei neonati: il "tummy time". Se siete genitori alle prime armi o avete semplicemente bisogno di chiarimenti su quando e come iniziare, siete nel posto giusto. Cos'è il Tummy Time?Il "tummy time" è un termine inglese che si riferisce al tempo che un neonato trascorre sdraiato a pancia in giù durante le ore di veglia. Questa pratica è cruciale per il corretto sviluppo muscolare e motorio del bambino. Aiuta a rafforzare i muscoli del collo, delle spalle e della schiena, essenziali per tappe di sviluppo come il rotolamento, il sedersi e il gattonare. Tummy Time: quando iniziare?L'American Academy of Pediatrics raccomanda di iniziare il tummy time fin dai primi giorni di vita. Anche pochi minuti al giorno possono fare la differenza. È importante ricordare che il tummy time deve avvenire solo quando il bambino è sveglio e sotto stretta supervisione. Mai lasciare un neonato incustodito durante questa attività. Tummy Time: 4 consigli per iniziareEcco alcuni suggerimenti per iniziare in modo sicuro ed efficace:
I benefici del Tummy TimeI benefici del tummy time sono numerosi e vanno oltre il rafforzamento muscolare. Questa pratica può prevenire la plagiocefalia posizionale, una condizione in cui la testa del neonato assume una forma piatta a causa del tempo trascorso sdraiato sulla schiena. Inoltre, il tummy time stimola lo sviluppo delle abilità motorie grossolane, come il controllo della testa e del tronco, e favorisce la coordinazione occhio-mano. Chiedi supporto al neuropsicomotricistaIl tummy time è una componente essenziale per il sano sviluppo dei neonati. Iniziare presto e fare di questa pratica una parte regolare della routine quotidiana può portare a benefici significativi a lungo termine. Ricordate, ogni bambino è unico e può avere tempi di adattamento diversi. L'importante è essere pazienti, costanti e creare un ambiente positivo e stimolante per il vostro piccolo.
Per ulteriori consigli e informazioni sullo sviluppo infantile, non esitate a contattarci. Siamo qui per supportarvi nel meraviglioso viaggio della crescita del vostro bambino! Torna quest'anno il percorso dedicato a genitori e bambini, promosso dallo Studio Paroliamo in collaborazione con Elisa Callegaro, insegnante di Massaggio Infantile AIMI. Saranno sei incontri a Monselice, progettati per offrire momenti di riflessione, supporto, confronto e cura sia per la mamma che per il papà, insieme al proprio bambino. Cos'è e perché è importante il massaggio infantile?Il massaggio infantile rappresenta un potente strumento per consolidare il legame con i nostri piccoli. Non si tratta solamente di apprendere una tecnica, ma di perfezionare un'attitudine: quella di comunicare in modo profondo con il nostro neonato. Questa pratica, radicata in numerose culture da tempi antichi, sta vivendo una rinascita anche nel mondo occidentale, con il contributo di organizzazioni come l'A.I.M.I. (Associazione Italiana Massaggio Infantile), di cui la specialista che coordina gli incontri è membro. Il massaggio infantile è importante poiché favorisce lo sviluppo fisico, emotivo e cognitivo del bambino. Aiuta a rafforzare il sistema immunitario, allevia le tensioni muscolari, promuove il rilassamento e migliora il sonno. Inoltre, costituisce un momento prezioso di connessione e di intimità tra genitore e figlio, contribuendo così alla costruzione di un legame sicuro e affettuoso fin dai primi giorni di vita. 5 incontri sul massaggio infantile A.I.M.I a MonseliceCon Elisa Callegaro 9, 16, 23, 30 marzo 2024 6 aprile 2024 Dalle 10.00 alle 12.30 1 incontro sui temi svezzamento e sviluppo motorio13 aprile 2024 dalle 10.00 alle 11.30 Con Dott. Carolina Rossi Logopedista e Dott. Luisa Ferrato Neuropsicomotricista Con la partecipazione di Dott. Caterina Scarparo Odontoiatra Pediatrica Info e contattiGli incontri si svolgeranno presso:
STUDIO PAROLIAMO Via Fratelli Cervi, 25 Monselice (PD) CONTATTI Tel: 340.2539556 Mail: [email protected] FB: ec.ioeilmiokoala Tagliare con le forbici è un’attività che piace molto ai bambini e che può essere proposta già a partire dai 2 anni utilizzando le forbici a punta arrotondata. Ma come possono essere utili le forbici per sviluppare la manualità e la coordinazione dei bambini? Quali abilità sviluppano i bambini usando le forbici?Tagliare con le forbici è un’attività infatti che favorisce lo sviluppo sotto diversi aspetti:
Strategia per insegnare ai bambini a tagliare con le forbici
Fin dalla nascita il bambino prova emozioni, basti pensare al piacere che deriva dal contatto fisico con la mamma alla tristezza che comunica con il pianto alla sua separazione o quando qualcosa non gli va. È dunque importante aiutare i bambini fin da piccoli a sviluppare l’intelligenza emotiva, ovvero a riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri, saperle comunicare ed imparare la gestione emozioni, accettando sia le emozioni positive che quelle negative. Quali competenze compongono l'intelligenza emotiva?Goleman ha identificato 5 competenze che costituiscono l'intelligenza emotiva:
Cosa si può fare per sviluppare l'intelligenza emotiva nei bambini?Per sviluppare l'intelligenza emotiva nei bambini ci sono diversi modi. Un primo passo fondamentale è aiutare i bambini a riconoscere ed esprimere le loro emozioni, offrendo loro un vocabolario emotivo. Accogliere e accettare ogni emozione, sia essa positiva o negativa, è cruciale, permettendo ai bambini di sentirsi compresi ed accettati. Inoltre, promuovere una connessione emotiva attraverso il dialogo aperto sulle nostre emozioni personali crea un ambiente in cui l'empatia può fiorire, contribuendo così allo sviluppo di abilità emotive essenziali. Vediamo cosa possiamo fare per gestire le emozioni a casa e per aiutare i bambini a sviluppare l'intelligenza emotiva! Diamo un nome alle emozioniAiutiamo i bambini a dare un nome alle emozioni che provano, facendolo noi per loro quando sono piccoli se non riescono ancora ad identificarle. Per esempio:
Accettiamo tutte le emozioni: positive e negativeImpariamo ad accogliere ed accettare ogni emozione che il bambino vive, sia essa positiva oppure negativa entrando in empatia con lui. Non sminuiamo le emozioniNon sminuire nessuna emozione, quello che per noi adulti sembrano sciocchezze per i bambini possono suscitare emozioni molto forti. Impariamo a gestire tutte le emozioni. Rielaboriamo le emozioni senza farci dominareAiutali a gestire e rielaborare le emozioni senza farsi dominare da quest’ultime! Alcuni suggerimenti:
Parliamo delle nostre emozioni!Parliamo ai bambini anche delle nostre emozioni (esempio: sono arrabbiato perché non mi hai ascoltato, sono felice di stare con te, ecc.) in modo da creare una connessione emotiva e stimolare l’empatia. Il laboratorio delle emozioni dello Studio ParoliamoAll’interno del nostro studio ogni estate viene proposto il laboratorio sulle emozioni per i bambini dai 4 ai 6 anni, articolato in quattro incontri per aiutarli ad imparare a conoscere 4 delle emozioni primarie: gioia/felicità, tristezza, rabbia e paura.
Se vostro figlio/a fatica a riconoscere e a gestire le proprie emozioni è bene confrontarsi con uno specialista, che può essere la neuropsicomotricista per i bambini più piccoli oppure la psicologa per i più grandi ed identificare il percorso migliore per aiutarlo.
Spesso ci viene chiesto cos'è la disprassia: la disprassia è un disturbo evolutivo della coordinazione motoria che consiste nella “Difficoltà a rappresentarsi, programmare ed eseguire atti motori consecutivi, deputati e finalizzati ad un preciso scopo ed obiettivo.” (Sabbadini G. Sabbadini L.). Come si riconosce la disprassia?I bambini con disprassia presentano marcata difficoltà o ritardo nello sviluppo della coordinazione motoria, inferiore ai pari età, con ricadute nella vita quotidiana e negli apprendimenti, risultando per loro difficili attività apparentemente semplici come vestirsi o spogliarsi, allacciarsi le scarpe, fare le scale, lanciare o prendere al volo la palla, andare in bicicletta, ma anche articolare le parole o scrivere, ecc. I principali indicatori del disturbo nei bambini dispratticiMolti sono gli indicatori del disturbo che possono presentarsi nei bambini disprattici:
Oltre alle difficoltà motorie il bambino può presentare difficoltà in ambito emotivo, cognitivo-esecutivo e neurosensoriale che si manifestano ad esempio con difficoltà di autoregolazione delle emozioni, disturbi del sonno, difficoltà di attenzione, pianificazione ed organizzazione di impegni ed attività, scarsa concentrazione, maggiore impulsività, scarsa socializzazione nel gioco con i coetanei. Come intervenire nei casi di disprassia?Diventa quindi di fondamentale importanza, nel momento in cui si notano uno o più degli aspetti descritti, affidarsi quanto prima ad uno specialista per una valutazione completa ed iniziare un percorso che permetta al bambino di far fronte alle difficoltà ed accompagnarlo in uno sviluppo il più armonico possibile.
Il terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva (TNPEE), o neuropsicomotricista, è l’unica figura professionale sanitaria ad occuparsi esclusivamente dell’età pediatrica (0-18 anni). Interviene sia in ambito educativo-preventivo che in ambito abilitativo-riabilitativo. Cos'è la valutazione neuropsicomotoria?La valutazione neuropsicomotoria è uno strumento utilizzato dal TNPEE per individuare i punti di forza e le abilità del bambino, per capire se vengono usate in modo adeguato. Il TNPEE si occupa inoltre di evidenziare i punti di debolezza o di comprendere uno sviluppo insolito rispetto alla fascia di età. Durante questa questa prima fase il neuropsicomotricista osserva il bambino nel suo insieme per cercare poi il particolare, ponendosi dei quesiti, relazionando situazioni e comportamenti. Quando richiedere una valutazione neuropsicomotoria?È bene rivolgersi ad un neuropsicomotricista nel momento in cui il proprio figlio presenta:
Come si svolge una valutazione neuropsicomotoria?Nel caso in cui il bambino presenti una delle difficoltà elencate precedentemente, è bene richiedere una consulenza alla TNPEE. Si procede dunque con la valutazione neuropsicomotoria che si articola in diverse fasi. 1. Colloquio inizialeSi tratta del colloquio solo con i genitori in cui vengono raccolte tutte le informazioni anamnestiche del bambino. 2. Valutazione del bambinoLe sedute di valutazione consistono in primis in un’osservazione clinica del gioco spontaneo del bambino e delle sue modalità relazionali, per proseguire in seguito con la somministrazione di test standardizzati per l’età che vanno ad indagare le diverse aree di sviluppo. Nello specifico, durante la valutazione neuropsicomotoria si analizzano:
3. Stesura della relazione clinicaSi tratta della relazione scritta in cui vengono messi in evidenza punti di forza e difficoltà del bambino, viene definita la necessità o meno di un percorso terapeutico con la definizione degli obiettivi. 4. Colloquio di restituzioneSi tratta del colloquio con i genitori in cui si discute di quanto emerso dalla valutazione e si consegna la relazione clinica 5. Presa in caricoA questo punto ha inizio la terapia con il bambino, che potrà essere mono settimanale o bisettimanale, individuale oppure in piccolo gruppo Hai bisogno di una valutazione neuropsicomotoria?Contatta la nostra TNPEE Luisa Ferrato per una consulenza e impara a conoscere i punti di forza e debolezza del bambino, per risolvere le prime difficoltà della crescita e aiutarlo a vivere meglio il futuro!
La separazione dai genitori e l'entrata a scuola non è sempre facile per i più piccoli, alcune volte piangono e vorrebbero restare con mamma e papà. In questo articolo verranno forniti alcuni suggerimenti per favorire la separazione consapevole, ovvero la consapevolezza da parte del bambino che la separazione è temporanea e che può salutare la mamma serenamente ed andare a giocare con gli altri bambini. La fiducia nella maestraÈ importante in primo luogo avere fiducia della maestra. Se il bambino viene tenuto troppo in braccio o la mamma si mostra titubante nel lasciarlo alla maestra, la separazione sarà più difficile. Mostrarsi invece sorridenti e con un atteggiamento corporeo rilassato trasmette serenità anche al bambino, capisce che non c’è nulla di cui preoccuparsi e che la maestra è lì per accoglierlo e fargli fare tanti bei giochi. Se il bambino piange è meglio evitare di riprenderlo in braccio, ma fidarsi delle capacità della maestra che lo coccolerà e saprà trovare le parole e le strategie giuste per tranquillizzarlo. Evita raccomandazioni e confronti
Accogli le emozioni del bambinoCerca di accogliere le emozioni del bambino traducendole in parole. Si può dire al bambino:
Saluta sempre!È importante non andare via di nascosto altrimenti il bambino si sentirà abbandonato. Allo stesso modo non nascondersi dietro la porta o la finestra per guardare le sue reazioni e cosa fa; se vi vede vorrà tornare da voi e avrà l’idea di non essere al sicuro a scuola. Meglio un bel saluto con il sorriso! L'importanza degli oggetti transizionaliLascia al bambino un oggetto transizionale, ovvero qualcosa che sia per lui emotivamente significativo e che gli ricordi voi e casa. Può essere un gioco, un peluches, una copertina, un fazzoletto con il profumo della mamma o un fazzoletto con stampato un suo bacio, ecc. Stringere l’oggetto potrà aiutare il bambino a tranquillizzarsi e ad essere più sereno. Cominciare la scuola è complicato?Chiedi aiuto alle nostre specialiste!
Contatta le nostre neuropsicomotriciste per avere consigli utili e un supporto sicuro per superare queste prime fasi, per accompagnare tuo figlio in un mondo pieno di crescita e avventure! |
AuthorWrite something about yourself. No need to be fancy, just an overview. Archives
Gennaio 2025
Categories
Tutti
|
© 2021 | Studio Paroliamo
Carolina Rossi | P. Iva: IT04892290281 Laura Gallana | P. Iva: IT12345678910 Luisa Ferrato | P. Iva: IT05165540286 |
MENUHOMESERVIZICHI SIAMOBLOGCONTATTI |
ServiziLOGOPEDIAPSICOLOGIANEUROPSICOMOTRICITÀOSTEOPATIANUTRIZIONE |
|